santoreggia
santoréggia s. f. [lat. saturēia: v. satureia]. – In botanica, nome di piante labiate del genere Satureja, e in partic. della specie Satureja hortensis, detta santoreggia domestica e anche savoreggia, spontanea dal Mediterraneo fino all’Iran, e spontanea o coltivata in Italia, dove cresce nei luoghi aridi; è alta fino a 30 cm, scabra, con foglie lineari-lanceolate, punteggiate di ghiandole esalanti un intenso e grato profumo, e piccoli fiori bianco-rosei. Come aromatizzante per condimenti e nella preparazione di liquori e di vini amari si usa l’olio essenziale di s., contenente carvacrolo, cimene, ecc., liquido giallo, di sapore acre bruciante e di odore aromatico intenso. La s. montana (Satureja montana), detta anche s. selvatica, cresce nei luoghi calcarei in gran parte del Mediterraneo: alta fino a 50 cm, ha foglie rigide, lanceolate e spicastri lunghi con molti fiori; il suo odore è fortemente aromatico e l’essenza è ricca di carvacrolo.