sardinismo
s. m. In politica, il fenomeno, il movimento delle sardine. ♦ Ancora dal Diario del Lavoro per un'analisi del sardinismo di Giuliano Cazzola, in cui si dice che i giovani della presenza anti-salviniana hanno capito il nocciolo della questione: bloccare la destra estrema. La saggezza di Cazzola ci esorta a ragionare. Anche perché, complice il libro di Bruno Vespa e la sua ulteriore riduzione nelle presentazioni televisive e complici le mosse leghiste, stanno procedendo a passo di marcia la banalizzazione del fascismo e la sua lettura riduzionista. (Giuseppe De Filippi, Foglio.it, 19 novembre 2019, Di cosa parlare stasera a cena) • Il sarcasmo degli scettici per vocazione e gli entusiasmi acritici dei militanti che si fingono osservatori non si addicono all’analisi dei fenomeni politici. Tanto più se, come nel caso del “sardinismo”, essi sono allo stato nascente e proprio per questo di ancora più difficile valutazione. È partita da Bologna una rivoluzione silenziosa che finirà per contagiare tutta l’Italia? (Alessandro Campi, Il messaggero, 21 novembre 2019, p. 1, L’analisi) • All’uncinetto, a maglia, ritagliate nel cartoncino: Iovieno e amici e compagni si sono sbizzarriti nel realizzare nuove forme di "sardinismo" per la piazza. (Repubblica, 1° dicembre 2019, p. 2, Cronaca) • Da un lato abbiamo le sardine che manifestano contro l'opposizione invece che contro il governo (un caso unico al mondo). Dall'altro abbiamo Di Maio, capo politico del M5S, che conduce una quotidiana opposizione al governo di cui fa parte ma alla cui nascita, diversamente da Grillo, non ha mai creduto veramente. Come evolverà il sardinismo, lo vedremo presto. (Gazzettino.it, 3 dicembre 2019, Politica).
Derivato dal s. f. sardina con l'aggiunta del suffisso -ismo.