sardonia
sardònia (o sardònica) agg. e s. f. [dal lat. (herba) sardonia, che è dal gr. σαρδωνία, femm. dell’agg. σαρδώνιος «sardo, della Sardegna»]. – 1. Erba annua (Ranunculus sceleratus), detta anche erba sardonia, perché anticamente si riteneva fosse propria della Sardegna; specie eurasiatica e nordafricana, è presente anche in Italia in luoghi paludosi e lungo i fossi: ha fusto alto alcuni decimetri, foglie basali palmatolobate o palmatopartite, fiori giallo-pallidi piccoli, androceo formato da una ventina di stami, gineceo con numerosi carpelli (anche più di cento per fiore); è pianta velenosa, utilizzata in passato nella medicina popolare quale revulsivo nelle ischialgie. La sua tossicità era già nota a Greci e Romani, e alla sua ingestione si attribuiva la contrattura dei muscoli facciali che fu indicata come riso sardonico. 2. Nome tosc. di una pianta ombrellifera (Oenanthe crocata), che cresce in Sardegna e Corsica, anch’essa molto velenosa.