sarkofobia
s. f. La disapprovazione e il rifiuto per la linea politica di Nicolas Sarkozy, dal 16 maggio 2007 ventitreesimo presidente della Repubblica francese. ◆ Nel linguaggio politico anglosassone Sarkozy viene classificato come un «conservatore», e questo favorisce l’impressione che il confine tra sarkofobia e sarkomania sia in generale quello tra destra e sinistra. Confine che oggi, si dice, sia assai fluido, dopo la morte delle ideologie. (Bernardo Valli, Repubblica, 26 novembre 2007, p. 1, Prima pagina) • Sarkozy indigna per la vita privata usata come leva dei sondaggi, delude per il trincerarsi sulle planitudini della Realpolitik dopo aver fatto balenare il rinnovamento a tutto vapore, preoccupa per leggi come quelle sulla carcerazione preventiva e senza limiti dei delinquenti pericolosi. Si sviluppa così una forsennata sarkofobia, un’isteria antipresidenziale, si raccolgono firme per manifesti inediti di «vigilanza repubblicana» cui aderiscono intellettuali come Régis Debray, Jean-Pierre Le Goff, Marc Ferro, Philippe Besson. (Domenico Quirico, Stampa, 24 febbraio 2008, p. 13, Estero).
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