sarriano
agg. e s. m. e f. Relativo all’allenatore di calcio Maurizio Sarri; che, chi ne apprezza i sistemi di gioco. ♦ Certo, la grana Milik [...] resta un tema complicato, per risolvere il quale non è esclusa nemmeno una modifica interpretativa del 4-3-3 sarriano, che potrebbe virare verso l'ormai celebre falso centravanti. (Carlos Passerini, Corriere della sera, 13 ottobre 2016, p. 50, Sport) • Ma pur ripassando tutto Euclide e Pitagora, esplorando ogni possibilità di triangoli, di rette e di bisettrici, unendo tutti i puntini come bravi scolari, i sarriani sono rimasti a cuocere nel loro stesso brodo: mancava sempre un tempo di gioco per superare lo sbarramento, mancava il colpo di genio, la variazione, l'uno contro uno che spalancasse uno spazio, una speranza. (Andrea Sorrentino, Repubblica, 12 marzo 2018, p. 34, Sport) • Ma poi, superato il primo terzo di gara, viene fuori il Napoli. Che alterna momenti di calcio ancora prettamente sarriano (specie nel quarto d'ora finale del primo tempo) ad altri di gioco più ragionato e meno dispendioso. (Stefano Cieri, Gazzetta dello Sport.it, 18 agosto 2018, Calcio).
Derivato dal nome proprio (Maurizio) Sarri con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.