sarrista
agg. e s. m. e f. Che, chi sostiene la concezione del gioco del calcio propria dell’allenatore Maurizio Sarri; come s. m. giocatore di una squadra allenata da Sarri. ♦ Il giusto premio per la filosofia sarrista sarebbe la conquista di quel titolo tanto atteso dai tifosi partenopei. E questo avrebbe dell’incredibile, assumerebbe i contorni della straordinarietà, e non solo per il risultato sportivo. (Gazzetta di Napoli.it, 3 febbraio 2018, Sport) • Che la rivoluzione sarrista sia davvero al capolinea? In città lo temono in parecchi, quant’è vero che ogni giorno conta nuovi iscritti il partito anti-De Laurentiis, accusato di cedere uno dopo l’altro i pezzi pregiati (Lavezzi, Cavani, Higuain) e condannare il club al destino di imbarcazione di piccolo cabotaggio, secondo dietro la corazzata bianconera. (Michele Prisco, Sole 24 Ore.com, 14 maggio 2018, Sport) • Già 11mila persone hanno firmato la petizione dell'autodefinito "Movimento Sarrista" e sono centinaia i videomessaggi dei tifosi al 'Comandante' raffigurato su magliette con grafica e immagini che ricordano le icone di combattenti sudamericani. (Ansa.it, 16 maggio 2018, Campania) • Se un maestro non ha allievi non è un maestro, è un cantastorie. E se un sarrista batte l’ex squadra di Sarri con il gioco perduto dagli orfani, allora il sarrismo non era una moda ma può essere un metodo. (Maurizio Crosetti, Repubblica.it, 5 settembre 2018, Calcio) • Faceva caldo, a Lecce: anche per il Lecce, mi dicono. La Juventus gli ha lasciato i primi cinque minuti e un tiro di Majer, e poi se l’è caricato in spalla, come uno zaino. Senza Cristiano, i «sarristi» hanno cominciato a passarsi la palla e chiudere gli avversari - timidi, quando non irruenti – nella loro metà campo. (DDD.it, 27 ottobre 2019, Notizie).
Derivato dal nome proprio (Maurizio) Sarr(i) con l’aggiunta del suffisso -ista.