sassone
sàssone (ant. o poet. sassóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Saxon -ŏnis]. – 1. Relativo alla Sassònia, regione storica e geografica della Germania centro-orientale, e (con questo sign. anche sost.) ai suoi abitanti, antichi (i Sàssoni, appunto, dai quali derivò il nome della regione) e moderni: le antiche leggende s.; la letteratura s. medievale; l’industrializzazione sassone. Con riferimento alla lingua, s. antico o continentale, quello parlato dalle popolazioni sassoni non trasmigrate in Gran Bretagna con gli Angli, che rappresenta la fase più antica dell’odierno basso tedesco ed è caratterizzato da forti modificazioni nel vocalismo rispetto al medio e alto tedesco e, dal punto di vista fonetico, dalla non partecipazione alla seconda mutazione consonantica tipica dell’alto tedesco; s. insulare, quello emigrato nell’Inghilterra meridionale tra il 5° e il 6° secolo d. C. e che, fondendosi con l’anglico situato più a nord, costituì il gruppo linguistico anglosassone (v.); s. moderno, il dialetto tedesco attualmente parlato in Sassonia. 2. agg. Con accezioni specifiche: a. Scrittura s., altro nome della scrittura insulare (v. insular, n. 1). b. Genitivo s., denominazione scolastica di una categoria morfologico-sintattica della lingua tedesca e spec. della lingua inglese (più propriam. detta genitivo possessivo, ingl. possessive genitive), che anticamente si esprimeva premettendo al nome della cosa posseduta il nome del possessore nel caso genitivo, costruzione che nel tedesco moderno s’incontra soltanto nello stile sostenuto: con i nomi comuni quando il loro genitivo abbia la desinenza -s (per es., Vaters Bruder «il fratello del padre»), con i nomi proprî e cognomi mediante l’aggiunta di -s o di ’s (per es.: Siegfrieds Tod «La morte di Sigfrido»; Goethe’s Schriften «Scritti di Goethe»). Anche in inglese si esprime mediante il morfema s (separato, nella scrittura, con un apostrofo), che viene posposto a nomi di esseri animati, di nazioni, di cose personificate, ma è in genere soppresso (a meno che la soppressione non generi ambiguità) se già il nome termina in -s; per es.: the boy’s game «il gioco del ragazzo», the boys’ game «il gioco dei ragazzi»; Mr. Charles’ son «il figlio del signor Charles». La qualifica di sassone deriva dal fatto che tale costrutto appariva nettamente diverso dall’altro tipo inglese (che è normale anche nelle lingue romanze) the son of Charles.