saziare /sa'tsjare/ [dal lat. satiare, der. di satis "abbastanza"] (io sàzio, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [riempire di cibo fino a totale sazietà: s. un affamato] ≈ rimpinzare, (lett.) satollare, (ant.) saturare. ↓ alimentare, cibare, nutrire, rifocillare, ristorare, sfamare. ↔ affamare. b. (estens.) [appagare al punto da non volerne più sapere, anche fig. e assol.: i piatti troppo conditi saziano subito; essere saziati dai viaggi] ≈ stancare, stuccare, (fam.) stufare. ↑ disgustare, nauseare, stomacare. 2. (fig.) [trovare completo appagamento, con riferimento a desideri, sentimenti, ecc.: s. la propria sete di sapere] ≈ appagare, esaudire, soddisfare. ↓ accontentare. ↔ deludere. ↑ frustrare. ↓ scontentare. ■ saziarsi v. rifl. 1. [mangiare a sazietà, con le prep. con, di: mi sono saziato con gli (o di) antipasti] ≈ (fam.) abbuffarsi, ingozzarsi, (fam.) rimpinzarsi, (lett.) satollarsi, (ant.) saturarsi, (pop.) stripparsi. ↓ alimentarsi, cibarsi, mangiare (ø), nutrirsi, rifocillarsi, ristorarsi, sfamarsi. ↔ [con uso assol.] digiunare. 2. (fig.) [sentirsi appagato, soddisfatto, con la prep. di: non si sazia mai di guardarla] ≈ appagarsi, (fam.) averne abbastanza, soddisfarsi, stancarsi.