sbarramento
sbarraménto s. m. [der. di sbarrare]. – 1. a. L’azione, il fatto di sbarrare, di frapporre cioè ostacoli, di impedire il passaggio, l’accesso: la polizia ha disposto lo s. di tutte le vie di entrata. b. Con sign. concr., l’ostacolo o il sistema di ostacoli posti (o esistenti) per impedire il passaggio o l’accesso: uno s. di travi; all’ingresso del viale c’era un forte s. di truppe; le Alpi costituiscono uno s. naturale tra l’Italia e il resto dell’Europa. 2. Nella terminologia militare, l’azione dell’ostacolare o, in senso concr., l’ostacolo attivo o passivo predisposto per impedire, o per rendere almeno pericoloso e difficile, il passaggio del nemico: s. terrestre, con opere di fortificazione, fossi, reticolati, campi minati, ecc.; s. navale, fatto in genere con mine subacquee (a scopo difensivo, se collocate a protezione di porti e coste nazionali, o a scopo offensivo, se poste in acque nemiche, o in mare aperto, o dove si svolge un’azione tattica), o con reti metalliche di ostruzione (s. retali), per impedire il passaggio o l’entrata in porto di imbarcazioni, sommergibili, mezzi d’assalto nemici; s. aereo o aerostatico, consistente in un sistema di cavi posti a distanze opportune e sostenuti da aerostati frenati, per ostacolare il passaggio di aeromobili a difesa di porti, città e altre zone, oltre che di navi, da attacchi di bombardieri in picchiata e di aerosiluranti; tiro di s., concentrazione del fuoco delle artiglierie in determinate zone che possono, per es., costituire un passaggio obbligato, oppure per difesa contraerea; s. luminoso, fatto con fasci luminosi di proiettori, incrociantisi, per intercettare e rendere visibili aeromobili o navi del nemico; s. radar, dispositivo o complesso di dispositivi atti a individuare e intercettare per mezzo del radar forze aeree e navali nemiche; s. elettronico, nella guerra elettronica, contromisura radio e radar volta a creare un disturbo elettronico simultaneo su una larga banda dello spettro delle frequenze usate dall’avversario per i proprî sistemi di scoperta, di radiolocalizzazione e di guida (dei missili, delle artiglierie, ecc.). 3. Nelle costruzioni idrauliche, opera di s. o diga di s., lo stesso che diga di ritenuta (v. diga). Nelle costruzioni civili in genere e nella tecnica mineraria, opere di s., quelle che vengono adottate per mantenere all’asciutto e proteggere una zona di lavoro dal pericolo di allagamenti: palancole negli scavi di fondazione, porte stagne nelle gallerie di miniera, ecc.; laghi di s., v. lago, n. 1. 4. In fisica, strato di s., espressione con cui s’indicava, in passato, la giunzione metallo-semiconduttore o semiconduttore-semiconduttore cui sono dovute le proprietà dei cosiddetti raddrizzatori a strato di s. e delle cellule fotovoltaiche (v. strato, n. 2 f). 5. In ostetricia, s. degli arti, condizione distocica che si verifica nella presentazione podalica quando, per solito a seguito di manovre errate, gli arti superiori del feto si estendono anteriormente al torace o si abbassano verso l’addome. 6. non com. L’atto di sbarrare gli occhi: manifestò il suo stupore con lo s. degli occhi.