sbattuto
agg. [part. pass. di sbattere]. – In senso proprio, agitato, frullato: farsi un uovo sbattuto. In senso fig., di persona che, spec. nel volto pallido e smorto, rivela grande stanchezza, abbattimento fisico e morale, o porta la traccia di lunghi patimenti: avevo il viso s. (o ero s. in viso) perché non avevo dormito tutta la notte; hai la faccia s.; ti vedo s.: non stai bene?; il suo aspetto [della monaca di Monza], che poteva dimostrar venticinque anni, faceva a prima vista un’impressione di bellezza, ma d’una bellezza s., sfiorita (Manzoni); sulle guance del giovane c’era un pelo di due giorni, che gli dava un aspetto ancor più s. (Pavese); meno com. o ant., abbattuto moralmente, profondamente avvilito: si credeva fermamente che il re di Francia, esausto di danari e s. d’animo, arebbe senza fare alcuna resistenza ceduto a questa tempesta (Guicciardini).