sbiadire [der. dell'agg. biado, forma ant. di biavo "azzurro chiaro", col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbiadisco, tu sbiadisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. [fare perdere la vivezza, la lucentezza del colore, rendere di tonalità più incerta e più chiara: una vecchia fotografia che il tempo ha sbiadito] ≈ decolorare, scolorire, stingere. ↔ colorire, ravvivare. 2. (fig.) [rendere vago e nebuloso: gli anni hanno sbiadito i nostri ricordi] ≈ affievolire, appannare, attenuare, offuscare, sfumare, smorzare. ↔ rafforzare, ravvivare. ■ v. intr. (aus. essere) e sbiadirsi v. intr. pron. 1. [perdere la vivacità o l'intensità del colore assumendo una tonalità più chiara: non stendere la seta al sole, (si) sbiadisce] ≈ scolorire, stingere. 2. (fig.) [divenire vago e nebuloso: il ricordo del loro amore (si) è ormai sbiadito] ≈ affievolirsi, appannarsi, attenuarsi, offuscarsi. ↔ rafforzarsi, ravvivarsi.