sbloccare
v. tr. [der. di bloccare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sblòcco, tu sblòcchi, ecc.). – 1. a. Liberare qualcosa da un blocco, restituendo libertà di movimento o ripristinando le comunicazioni con un luogo: i mezzi di soccorso hanno sbloccato la nave immobilizzata dai ghiacci; i rimorchiatori erano in azione per s. il porto; i vigili non riuscivano a s. il traffico. b. Ridare libertà di funzionamento a un meccanismo, a un dispositivo e sim.: prima di avviare la macchina bisogna s. il congegno di arresto; s. i freni; per s. il telefono devi comporre il numero indicato nell’elenco. c. Restituire alle normali condizioni di libertà di mercato un’attività economica, mediante un provvedimento di legge: s. la produzione olearia; s. i prezzi del grano. In partic., revocare i vincoli e le limitazioni posti alla libera disponibilità di azioni, conti, crediti, depositi bancarî, al compimento di determinati atti (per es., licenziamenti, vendita di alcuni beni, ecc.), o alla libera contrattazione dei prezzi (s. gli affitti). d. Con altro senso fig., mettere fine a una situazione di attesa, di stasi: con molta abilità ha saputo s. la situazione; anche come intr. pron.: le trattative si sono finalmente sbloccate. 2. Come intr. pron., riferito a persona, riuscire a superare una più o meno momentanea incapacità a comunicare, o una difficoltà psicologica in genere: dopo anni di terapia è riuscito a sbloccarsi; abbiamo parlato a lungo, e alla fine si è un po’ sbloccato.