sbozzare
v. tr. [der. di bozza1, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbòzzo, ecc.). – 1. a. Digrossare, dare la prima forma al blocco o alla massa di materia da cui si vuole trarre una scultura o altro determinato oggetto: s. il marmo, il legno. b. Tracciare le linee essenziali di una figura, darle una prima forma: s. la testa e il busto di una statua; mastro Croce ... serviva soltanto contadini, pei quali sbozzava aratri di forma primitiva, basti da mulo ..., madie e tavolini d’abete con gambe tornite o no, secondo la richiesta (Capuana); anche, per estens., con riferimento a dipinti e disegni: s. un paesaggio, un ritratto. 2. fig. a. Abbozzare le linee fondamentali di un’opera letteraria, uno scritto, un progetto, ecc.: s. un dramma, un contratto, la sceneggiatura di un film. b. non com. Accennare, abbozzare un gesto, un movimento, ecc.: sbozzò appena un cenno di diniego; s. un sorriso, uno sbadiglio. ◆ Part. pass. sbozzato, nei diversi sign. del verbo, anche come agg.: una statua appena sbozzata; ha lasciato l’opera poco più che sbozzata. Come s. m., nella tecnica metallurgica, lingotto d’acciaio che ha avuto una lavorazione solo parziale e incompleta (in genere, lo stesso che semilavorato).