sbucare v. intr. [der. di buca e buco², col pref. s- (nel sign. 3)] (io sbuco, tu sbuchi, ecc.; aus. essere) . - 1. [di animali e sim., uscire fuori dalla buca, dalla tana, con la prep. da: la lepre sbucò improvvisamente da un cespuglio] ≈ uscire. ↔ cacciarsi (in), ficcarsi (in), imbucarsi (in), intanarsi (in), rintanarsi (in). 2. (estens.) [passare da un luogo o da un percorso stretto, coperto e chiuso, a un luogo aperto, anche con le prep. su, da: la galleria sbuca sul lato opposto del quartiere; sbucò tutto sporco dal fosso in cui era caduto] ≈ fuoriuscire (da), sboccare, spuntare, uscire. 3. (fam.) [di strada, via e sim., avere termine in una strada più larga o in una piazza, con le prep. in, su: via del Gesù sbuca in Corso Vittorio Emanuele; il viottolo sbucava su una strada più comoda, che si inoltrava in mezzo ai colli (G. Piovene)] ≈ arrivare, condurre (a, in), finire (a, in, su), immettere, portare (a, in), sboccare. ↔ cominciare (da), iniziare (da), partire (da). 4. (fam.) [apparire, comparire d'un tratto e inaspettatamente, con la prep. da: da dove sei sbucato?] ≈ (fam.) saltare fuori, spuntare.