sbucciare
v. tr. [der. di buccia, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbùccio, ecc.). – 1. Mondare dalla buccia, togliere la buccia: s. le patate, le castagne, una mela; gli fecero male, anche perché le mangiava senza sbucciarle, e proprio a quell’epoca prevaleva la tendenza medica che consiglia di s. la frutta (Achille Campanile). 2. Provocare un’abrasione superficiale, una leggera ferita: le scarpe nuove mi hanno sbucciato il tallone; frequente con la particella pron.: cadendo mi sono sbucciato un ginocchio. 3. Nel rifl., spogliarsi dell’involucro, della prima pelle: le serpi in certe stagioni si sbucciano. 4. fam., poco com. Con il pron. la indeterminato, sbucciarsela, riuscire a sottrarsi a una fatica, a un compito noioso e ingrato: per questa volta me la sono sbucciata.