scabrosita
scabrosità s. f. [der. di scabroso]. – 1. L’esser scabroso: la s. di una parete rocciosa; anche in senso fig.: la s. di un carattere, dello stile, di una prosa. 2. Con sign. concreto: a. Parte, superficie che presenta sporgenze e asperità: levigare le s. di un muro. b. In senso fig., non com., argomento scabroso, difficile da esporre e da trattare: con i bambini è meglio evitare certe s.; una vicenda piena di scabrosità. Anche, soprattutto al plur., punto di uno scritto, un discorso e sim. da cui risaltano con particolare evidenza la semplicità e la nudità formale: una prosa con frequenti scabrosità. 3. In tecnologia meccanica, lo stesso che scabrezza, con partic. riferimento alle irregolarità (solchi, rigature, creste, ecc.) che si riscontrano sulle superfici dei pezzi metallici provenienti da particolari lavorazioni e dovute all’azione diretta dell’utensile sul pezzo.