scalo s. m. [dal lat. scala "scala", che nel gr. biz. skála passò a indicare una scala di pietra che nei moli dei porti marittimi serviva allo sbarco]. - 1. (trasp.) a. [insieme delle operazioni di traffico marittimo o aereo riguardanti persone o merci: s. passeggeri] ≈ arrivo, discesa, sbarco, (ant.) scala, [di merci] scarico. ↔ imbarco, [di merci] carico. b. (marin.) [parte del porto attrezzata per l'esecuzione delle operazioni di traffico marittimo riguardanti persone o merci] ≈ ancoraggio, approdo, attracco, banchina, calata, molo. 2. (trasp.) [località intermedia o terminale di un viaggio toccata da un mezzo di trasporto allo scopo di compiere operazioni di carico e di scarico, di rifornimento, manutenzione, ecc.: s. tecnico] ≈ fermata, sosta, tappa. ● Espressioni: fare scalo [toccare, durante un viaggio marittimo o aereo, una determinata località, con la prep. a] ≈ [→ SCALARE³]; scalo aereo ≈ aerodromo, aeroporto, aeroscalo, aerostazione. ▲ Locuz. prep.: senza scalo [di volo aereo, che avviene senza fermate intermedie: volo Roma-New York senza s.] ≈ diretto, non stop. 3. [grande centro commerciale, di traffico marittimo o aereo, cui uno o più paesi fanno affluire le merci: uno s. di notevole importanza] ≈ sbocco, [sul mare] porto.