scalzare /skal'tsare/ v. tr. [lat. excalceare, der. di calceus "scarpa", col pref. ex-]. - 1. [togliere la terra o il materiale che serve d'appoggio a un muro, a un edificio, a un masso, ecc., per abbatterli o rimuoverli]. 2. a. (estens.) [fare in modo, con manovre più o meno subdole, che una persona venga allontanata dal posto o dalla carica che occupa: è riuscito a s. il direttore e ne ha preso il posto] ≈ (fam.) cacciare, (fam.) fare fuori, (fam.) fare le scarpe (a), (fam.) silurare. b. (fig.) [indebolire, compromettere con accuse, calunnie o insinuazioni la posizione morale di una persona: s. l'autorità, il prestigio di qualcuno] ≈ delegittimare, disonorare, infamare, infangare, screditare, (volg.) sputtanare. ↔ restituire, riabilitare.