scambiare
v. tr. [der. di cambiare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io scàmbio, ecc.). – 1. a. Prendere una persona o una cosa per un’altra, per errore o per distrazione: ti avevo scambiato per tuo fratello; i due gemelli sono così somiglianti che si scambiano facilmente l’uno con l’altro; sta’ attento a non s. il sale per lo zucchero; anche, prendere per errore una cosa che appartiene ad altri, credendo che sia propria: ieri sera al ristorante mi hanno scambiato l’impermeabile; o sostituirla consapevolmente: è meglio che porti con me la cartella: non vorrei che al guardaroba qualcuno me la scambiasse; s. le carte in mano o tra mano (più com. cambiare). b. Dare una cosa in cambio di un’altra; fare uno scambio, permutare: vorrei s. la mia villa di campagna con un appartamento in città; ha scambiato la sua vecchia automobile con un ciclomotore nuovo. c. Dire a vicenda, parlare, conversare, nelle espressioni s. una parola, due parole, due chiacchiere con qualcuno: vieni a trovarmi, è tanto che non scambiamo due parole. 2. Cambiare una banconota o una moneta con l’equivalente in tagli o pezzature inferiori (più com. cambiare): per favore, mi può s. questo biglietto da cento euro? 3. Con valore reciproco: a. Darsi, farsi, dirsi a vicenda: scambiarsi gli auguri per il nuovo anno; scambiarsi i regali; scambiarsi sguardi, occhiate, insulti, confidenze, insolenze e sim.; o anche, più semplicemente, fare uno scambio: s. i prigionieri; scambiamoci il posto (o di posto); scambiarsi il cavaliere, la dama, o il compagno, la compagna, nel ballo. b. In fisica, interagire: sistemi che si scambiano azioni elettromagnetiche.