scapezzare
v. tr. [der. dell’ant. capezzo (nel sign. originario di «estremità»), col pref. s- (nel sign. 4)] (io scapézzo, ecc.). – 1. Tagliare un albero a capitozza, portandone via tutta la parte più alta: schiantati, scapezzati gli alberi (Manzoni); anche, recidere un fusto o un ramo per praticarvi l’innesto a spacco o a corona, o per altro motivo. 2. estens., ant. a. Abbattere la cima di torri, campanili e sim., e più genericam. mozzare. b. Decapitare persone o animali. ◆ Part. pass. scapezzato, anche come agg.: un albero, un ramo scapezzato.