scapo
s. m. [dal lat. scapus «fusto, gambo», forse voce di origine greca (cfr. σκᾶπος o σκάπος «ramo»)]. – 1. In architettura, fusto di una colonna; in partic., imo s. (o imoscapo), la parte inferiore della colonna, sommo s. (o sommoscapo), la parte superiore. 2. In botanica, asse fiorifero privo di foglie, piuttosto allungato, che, originatosi da un bulbo, da un rizoma, ecc., porta all’apice un fiore o un’infiorescenza. 3. In zoologia: a. La parte libera del pelo dei mammiferi, che presenta la stessa struttura della radice, da cui deriva. b. Lo stelo assile della penna degli uccelli, che porta lateralmente il vessillo, costituito da una parte inferiore (calamo), infissa nella cute, a forma di cilindro cavo, trasparente, senza appendici, e da una parte superiore esterna (rachide), quadrangolare, solida, riempita di sostanza midollare.