scardinare
v. tr. [der. di cardine, col pref. s- (nel sign. 3)] (io scàrdino, ecc.). – 1. Togliere a forza dai cardini: s. la porta, le finestre, le imposte; la folla scardinava le saracinesche delle botteghe, esigendo ribassi del cinquanta per cento (Marotta); anche nella forma intr. pron. scardinarsi: le imposte si sono scardinate. 2. In senso fig.: a. Dimostrare l’infondatezza, l’inconsistenza di qualcosa: le prove addotte hanno scardinato le accuse contro il nostro cliente. b. Portare disordine, turbamento, disgregazione là dove prima regnavano ordine e coesione: il suo arrivo ha scardinato la mia vita; e come intr. pron.: la nostra comunità si sta scardinando. ◆ Part. pass. scardinato, anche come agg.: porta, finestra scardinata; per estens., che si muove a scatti, in modo disarmonico: riprendeva ... la sua andatura scardinata di contadino robusto (Jovine); in senso fig.: vita, esistenza scardinata, disorganizzata, priva di un orientamento sicuro e di interessi profondi.