scarlatto
agg. e s. m. [dal lat. mediev. scarlactus, e questo dal pers. saqirlāṭ]. – 1. agg. Che ha colore rosso acceso e brillante: velluto s.; un panno s.; una dozzina di rose s.; anche con riferimento al volto umano: il viso gli era diventato s. per la vergogna. In gastronomia, lingua alla scarlatta (o l. salmistrata), lingua di bue strofinata con salnitro, lasciata per circa ventiquattr’ore a impregnarsene e poi per qualche giorno sotto sale e quindi lessata (così chiamata per il colore rosso vivo che acquista con la cottura). 2. s. m. a. Il colore stesso: tingere, verniciare di scarlatto. b. ant. Panno pregiato di lana tinto in rosso acceso: i nostri cittadini da Bologna ci tornano qual giudice e qual medico e qual notaio, co’ panni lunghi e larghi e con gli s. e co’ vai (Boccaccio); s’era comperato un buon abito di s. lustro e vistoso, e calzoni consimili (Foscolo). c. In chimica, nome dato a numerose sostanze, per lo più organiche, sintetiche, di composizione diversa e contraddistinte con sigle o con nomi di fantasia, usate come coloranti in rosso nella tintura delle fibre tessili e nella preparazione di pigmenti.