scarnire
v. tr. [der. di carne, col pref. s- (nel sign. 4)] (io scarnisco, tu scarnisci, ecc.). – 1. a. Liberare dalla carne che è intorno, scarnificare: s. un’unghia incarnita. Nel processo di lavorazione del cuoio e della pergamena (e analogam. in legatoria), s. la pelle, liberarla dal carniccio e rifinirla (v. anche scarnitura). b. Meno com., privare della carne, rendere magro, macilento: la malattia gli aveva molto scarnito il volto; come intr. pron., scarnirsi, diventare notevolmente magro. 2. fig. Rendere più asciutto, ridurre all’essenziale: s. il proprio stile. ◆ Part. pass. scarnito, con uso verbale e di agg.: un osso scarnito; viso scarnito dalle privazioni; per estens., come agg., molto magro, secco e asciutto nella persona: un ragazzo pallido e scarnito; il gomito che stringevo era aguzzo ma non scarnito (Piovene); in senso fig.: una prosa nuda e scarnita.