scat
〈skät〉 s. ingl. [prob. dal v. (to) scatter «sparpagliare, frammentare»], usato in ital. al masch. o in funzione appositiva. – Tipica forma jazzistica di canto, in cui alle parole del motivo il cantante sostituisce, spesso improvvisando, sillabe per lo più prive di senso, o suoni onomatopeici a imitazione degli strumenti musicali; si distingue per l’impeto che conferisce alla musica e si riallaccia alle più primitive forme di canto dei neri dell’Africa occidentale.