scatto s. m. [der. di scattare]. - 1. a. [lo scattare di una molla, il liberarsi rapido e improvviso di un congegno tenuto in stato di tensione: lo s. della soneria della sveglia; lo s. del percussore del fucile]. b. (estens.) [il rumore della molla o del congegno che scatta] ≈ clic. 2. (fot.) a. [l'azione di apertura istantanea dell'otturatore di un apparecchio fotografico, comandata da un pulsante] ≈ clic. b. (estens.) [il singolo fotogramma scattato: questa pellicola ha 36 s.] ≈ fotografia, posa, presa. 3. a. [movimento brusco e repentino, conseguente a uno stato di tensione nervosa e muscolare: si voltò con uno s. e lo prese a schiaffi] ≈ (lett.) moto, movimento, slancio. ‖ balzo, guizzo, impulso, salto. ▲ Locuz. prep.: di scatto [in modo repentino, senza preavviso: alzarsi, rispondere, partire di s.] ≈ bruscamente, di colpo, d'improvviso, improvvisamente, repentinamente. ↔ a poco a poco, gradatamente, gradualmente, lentamente. b. (sport.) [accelerazione rapida e improvvisa dell'andatura (spec. con riferimento a corridori a piedi, in bicicletta, ecc.): all'inizio della salita il ciclista effettuò uno s.; un atleta dotato di notevole s.] ≈ allungo, rush, sprint. c. (fig.) [atto, gesto, comportamento esagitato e inatteso: avere uno s. d'ira, di rabbia, di nervi] ≈ accesso, attacco, esplosione, moto, (non com.) sbottata, sbotto, scoppio. 4. (fig., burocr.) [passo in avanti nella carriera o nella retribuzione: s. di stipendio; s. biennali, triennali] ≈ avanzamento, maggiorazione. ↔ retrocessione.