scavezzacollo /skavets:a'kɔl:o/ s. m. [comp. di scavezza(re) "liberare della cavezza" e collo¹] (pl. -i, o, non com., invar.). - 1. (non com.) a. [discesa ripida e pericolosa] ≈ balza, dirupo, (region.) scapicollo, scoscendimento. b. (estens.) [caduta precipitosa] ≈ capitombolo, (lett.) rotolone, ruzzolone. ▲ Locuz. prep.: a scavezzacollo [con il rischio di rompersi il collo: venir giù a s. per una discesa] ≈ a precipizio, a rompicollo, a rotta di collo, precipitosamente. ↔ lentamente. 2. (fig., fam.) [persona che vive in modo disordinato e sregolato, per lo più in tono scherz.: è stato sempre uno s.] ≈ caposcarico, incosciente, irresponsabile, (fam.) rompicollo, scapato, scapestrato, scapigliato, scriteriato, sventato, testa calda.