scavo
s. m. [der. di scavare]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di scavare, soprattutto nelle costruzioni edilizie, allo scopo di creare nel terreno lo spazio pianeggiante necessario all’impianto di un fabbricato (s. di sbancamento), o per ottenere i cavi di fondazione (s. a sezione obbligata), nelle costruzioni stradali, per la formazione delle trincee e delle gallerie, in archeologia, per riportare alla luce pezzi d’interesse archeologico: lavori di s.; materiale di s.; lo s. di una galleria, di un fossato; fare degli s. per ricerche di topografia antica; l’inizio degli s. per la nuova metropolitana; s. a cielo aperto, nella tecnica mineraria, l’estrazione di minerali compiuta in superficie. 2. In senso concr.: a. Il luogo, il punto dove si è scavato: fare attenzione agli s.; in partic., la zona dove si fanno, o si sono fatte, ricerche archeologiche, e anche l’insieme dei monumenti e dei resti sistemati sul posto: gli s. di Cnosso, di Micene; visitare gli s. di Pompei. b. La parte scavata, in abiti e indumenti (v. anche scalfo): lo s. del collo, delle maniche. 3. In anatomia, s. pelvico, lo stretto inferiore del bacino.