scegliere /'ʃeʎere/ v. tr. [lat. ✻exelĭgĕre, der. di elĭgĕre "scegliere", col pref. ex-] (io scélgo [ant. o pop. scéglio], tu scégli, ecc.; pass. rem. scélsi, scegliésti, ecc.; fut. sceglierò, ecc.; condiz. sceglierèi, ecc.; pres. cong. scélga [ant. o pop. scéglia], ... scegliamo, scegliate, scélgano; part. pass. scélto). - 1. a. [distinguere e determinare, tra più cose, la più adatta a uno scopo: per le vacanze ho scelto una casa al mare; stasera non so proprio quale film s.] ≈ optare (per), preferire, selezionare, (lett.) trascegliere. b. [prendere una risoluzione, seguìto da prop. infinitiva introdotta dalla prep. di: quest'anno abbiamo scelto di andare in vacanza all'estero] ≈ decidere, determinarsi (a), risolversi (a). c. [identificare tra molti per una specifica funzione, anche con compl. predicativo indicante il fine: s. per (o in o come) moglie, s. per (o come) marito, compagno, confidente; gli amici me li voglio s. da solo] ≈ (region.) capare, scremare. ‖ individuare, prendere, trovare. d. [assol., determinare quale sia o sembri essere, tra più cose o persone, quella più adatta o più rispondente al desiderio, alla necessità: finalmente ha scelto; possiamo s. con calma] ≈ decidere. ↔ esitare, tentennare, titubare. e. [manifestare una preferenza, seguito da una prop. infinitiva introdotta dalla prep. di: ho scelto di cambiare lavoro, piuttosto che andare così lontano] ≈ preferire. 2. (estens.) [prendere la parte migliore da un insieme di persone o cose: s. i funghi non velenosi del mucchio] ≈ (lett.) cernere, (region.) capare.