scerpare
(ant. scèrpere) v. tr. [lat. excerpĕre (comp. di ex- e carpĕre «cogliere, prendere») «strappare, svellere»] (io scèrpo, ecc.), ant. o letter. – Schiantare, svellere: Da che fu fatto poi di sangue bruno Ricominciò a dir: «Perché mi scerpi?» (Dante); ella, per vivere in lui, gli scavava il petto, glielo scerpava (D’Annunzio). ◆ Part. pass. scerpato, anche come agg. (letter.): è un urlo solo, un muglio Di scerpate esistenze (Montale).