scherno
schérno s. m. [der. di schernire]. – 1. L’atto, il fatto di deridere, di mettere in ridicolo con malanimo, in modo sprezzante: fare, dire una cosa per s.; farsi s. di qualcuno, di qualcosa; parole di s.; gesto, tono di s.; una risata di s.; volli apposta mettere come un bollo di s. sullo scandalo, per far vedere in che conto tenevo il matrimonio! (Pirandello). Con sign. attenuato, avere qualcuno o qualcosa a scherno, sentirne disprezzo o disinteresse, non curarsene: A ciascun remo un penser pronto e rio Che la tempesta e ’l fin par ch’abbi a scherno (Petrarca); a scherno Ho gli umani giudizi (Leopardi). 2. L’atto, i gesti, le parole con cui si schernisce, spec. al plur.: essere fatto segno agli s. dei compagni; una voce sinistra, che in un baleno era corsa per tutta la città, aveva bastato ... a far succedere parole turpi e scherni inonesti al rispetto di prima (Rovani); anche la persona che è schernita, che è messa in ridicolo: per le sciocchezze che dice è diventato lo s. di tutti i colleghi di lavoro.