schiaffare [voce centro-merid. di origine onomatopeica, affine a schiaffo], fam. - ■ v. tr. [porre da qualche parte con violenza o malgarbo, spec. con la prep. in del secondo arg.: ha schiaffato la sua roba in valigia e se n'è andato] ≈ buttare, (fam.) cacciare, ficcare, gettare, sbattere, scaraventare. ↓ infilare, mettere. ↔ buttare fuori, cacciare fuori, gettare fuori, sbattere fuori. ↓ estrarre, levare, togliere. ● Espressioni: pop., schiaffare dentro (o in carcere o in gattabuia o in prigione) [rinchiudere in un luogo di prigionia qualcuno] ≈ arrestare, imprigionare, incarcerare, (pop.) sbattere (o mettere) dentro (o in carcere o in gattabuia o in prigione). ↔ liberare, rilasciare, scarcerare; fam., schiaffarsi in testa [fissarsi con un'idea balzana o esagerata] ≈ (fam.) ficcarsi in testa, incaponirsi (con), intestardirsi (con). ■ schiaffarsi v. intr. pron. [dirigersi con impeto sul divano, sul letto e sim.: tornato a casa mi sono schiaffato in poltrona] ≈ buttarsi, gettarsi, infilarsi. ↓ mettersi. ‖ sprofondare.