schiamazzare
v. intr. [der. del lat. exclamare «gridare, urlare»: v. esclamare] (aus. avere). – Il chiocciare rauco delle galline dopo che hanno fatto l’uovo, e in generale il gridare stridulo di polli e di altri volatili: le oche sono scappate schiamazzando; le mulacchie, i falchetti, i passerotti schiamazzavano dalle sporgenze e dagli spacchi della rupe dirimpetto (Capuana). Per estens., di persone, gridare, vociare scompostamente; i figli dei nostri vicini stanno tutto il giorno a s. per la strada; tornarono a casa ubriachi, schiamazzando e disturbando tutto il vicinato. Fig.: quando due forti passioni schiamazzano insieme nel cuor d’un uomo, nessuno, neppure il paziente, può sempre distinguer chiaramente una voce dall’altra (Manzoni).