schiantare (pop. tosc. stiantare) [forse lat. explantare "spiantare, sradicare"]. - ■ v. tr. 1. [rompere con violenza, staccare dalla propria sede: il forte vento ha schiantato un pino] ≈ abbattere, divellere, spezzare, spiantare, sradicare, stroncare, svellere. 2. (estens.) [provocare una frattura violenta in un oggetto, un materiale e sim.: il camion ha urtato contro il pilastro e l'ha schiantato] ≈ abbattere, distruggere, fracassare, rompere, sfasciare, spaccare, spezzare, tranciare. 3. (fig.) [privare della vita, anche iperb.: l'urto lo ha schiantato; questo lavoro mi schianta!] ≈ abbattere, (pop.) accoppare, ammazzare, (pop.) fare fuori (o secco), uccidere. 4. (fig.) [provocare un grande dolore, spec. nell'espressione s. il cuore: come se quelle parole le avessero schiantato il cuore (G. Verga)] ≈ dilaniare, spezzare, straziare. ↔ allargare. ■ v. intr. (aus. essere), fam. [perdere la vita in modo violento, anche fig.: se continua a lavorare così, schianterà presto; s. dalle risa] ≈ (spreg.) crepare, morire, (fam.) schiattare, scoppiare, (eufem.) venire meno. ■ schiantarsi v. intr. pron. 1. [subire un urto violento e improvviso, con le prep. su, contro: la barca si è schiantata sugli (o contro gli) scogli] ≈ abbattersi, distruggersi, fracassarsi, rompersi, rovinare, sfasciarsi, spaccarsi, spezzarsi. ↓ cozzare, sbattere, urtare. 2. (fig.) [detto solo del cuore, subire un grande dolore: al pensiero mi si schianta il cuore] ≈ scoppiare, spezzarsi. ↔ allargarsi.