schiarare
v. tr. e intr. [lat. exclarare «rischiarare», der. di clarus «chiaro» col pref. ex-], letter. – 1. tr. Illuminare, rischiarare: Nel tempo che colui che ’l mondo schiara La faccia a noi tien meno ascosa (Dante); un’imposta aperta a metà schiarava sufficientemente la stanza (M. Pratesi). Raro con gli usi estens. e fig. di schiarire (schiararsi la voce, schiararsi le idee, e sim.). 2. intr. (aus. avere) Diventare chiaro, più chiaro: schiarando il giorno, la gente cominciò da andare al Prato (G. Villani); anche con la particella pron.: quell’alma nel ciel che più si schiara (Dante).