schiena
schièna s. f. [dal germ. *skina]. – 1. a. Nell’uomo, la parte dorsale del torace, compresa tra le spalle e le reni; è l’equivalente di dorso, ma d’uso più fam. e pop.: avere, sentire un dolore alla s.; soffrire di mal di s.; grattarsi la s.; il filo della s., la linea che corrisponde alla spina dorsale, e, per estens., la spina dorsale stessa: sentire un brivido lungo il filo della s. (o alla schiena); rompere, spezzare a qualcuno il filo della s., massacrarlo, spezzargli le reni; avere, portare, qualcosa sulla s., sulle spalle (e, in senso fig., restare, rimanere sulla s., di un peso gravoso che rimanga da sopportare: ha ereditato la casa, ma gli è rimasto sulla s. un mutuo altissimo da pagare); fondo schiena, espressione eufemistica per indicare i glutei, il deretano: è scivolato sul terreno viscido e ha battuto in terra il fondo schiena. Molto vive nell’uso fam. le espressioni fig.: avere settant’anni sulla s.; deve averne, di anni, sulla s.!; voltare la s., andarsene, fuggire (e voltare la s. a qualcuno, abbandonarlo, tradirlo); colpire, pugnalare alla s., fare del male a tradimento; curvare, piegare la s., essere costretto a obbedire, umiliarsi, fare atto di sottomissione; lavoro di s., molto pesante, faticoso, e rompersi la s., fare un lavoro di grande fatica; non com., mettersi, tornare di s. a qualche cosa, di lena, con grande impegno: Tornò di s. al solito mestiere, Per questa noia di mangiare e bere (Giusti). Come locuz. avv., di s., dalla parte della schiena, posteriormente: visto di s. sembra diverso; sono riusciti a fotografarlo solo di schiena. b. Di animale, lo stesso che groppa, ma meno com.: Come i dalfini, quando fanno segno A’ marinar con l’arco de la schiena (Dante); a s. di mulo, d’asino, con riferimento a trasporti eseguiti con bestie da soma. L’espressione a s. d’asino è usata talvolta per indicare la forma rialzata al centro e spiovente verso i lati del piano di una strada; la stessa locuz. viene riferita anche ai ponti che al centro sono sensibilmente più alti che alle spalle: era un ponte a s. d’asino, fatto di legname (Barilli); in architettura, arco a schiena d’asino (detto anche fiammeggiante o carenato), quello formato da quattro archi di cerchio dei quali i due vicini alle linee d’imposta hanno il centro all’interno dell’arco mentre quello degli altri due si trova all’esterno. c. Di carne macellata, la parte corrispondente alla schiena dell’animale. 2. Per metonimia, parte della corazza, detta anche schienale, che proteggeva la parte posteriore del tronco (schiena e reni). 3. fig. Rilievo montano allungato con pendio non troppo ripido e sommità non troppo frastagliata, che fa da spartiacque tra due versanti: Move dal colle mansüeta e dolce La s. del bel monte (Poliziano); E guarda il bel paese Alta di monti schiena, Cui sormontar non vale Borea (Parini); l’arida schiena Del formidabil monte (Leopardi). ◆ Dim. e vezz. schienina; spreg. (o anche vezz.) schienùccia; pegg. schienàccia; accr. schienóne m., anche con accezione partic. (v. la voce).