schietto /'skjɛt:o/ o /'skjet:o/ [dal germ. sliht "piano, liscio, semplice"]. - ■ agg. 1. a. [privo di contaminazioni o mescolanze: oro s.] ≈ autentico, genuino, (lett.) mero, naturale, (non com.) pretto, puro, semplice, [di persona, con spiccata fedeltà di appartenenza al luogo di origine] purosangue. ↔ impuro. ‖ basso, sporco. b. [di cibo e sim., che non è danneggiato: frutta s.] ≈ integro, sano. ↑ incontaminato, intatto, perfetto. ‖ naturale. ↔ adulterato, sofisticato. ↑ guasto, marcio. c. (enol.) [di vino, che non ha subìto manipolazioni] ≈ genuino, (scherz.) ruspante, (region.) verace. ↔ adulterato, artefatto, contraffatto, sofisticato. 2. (estens., lett.) [di albero e sim., che non presenta tortuosità: I cipressi che a Bolgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar (G. Carducci)] ≈ dritto. ‖ liscio, uniforme. ↔ nodoso. 3. (fig.) [privo di malizia e d'inganno: parole s.; è una persona molto s.] ≈ aperto, autentico, franco, leale, onesto, (scherz.) ruspante, semplice, sincero, spontaneo. ↔ ambiguo, doppio, falso, insincero, (spreg.) serpentesco, sleale, subdolo. ■ avv., fam. [in modo aperto, sincero e sim.] ≈ e ↔ [→ SCHIETTAMENTE].