schioppo
schiòppo (pop. tosc. stiòppo) s. m. [lo stesso etimo di scoppio]. – Arma da fuoco individuale, inizialmente (sec. 14°) da posta e poi, anche, portatile, ad avancarica, con canna lunga e accensione a miccia e poi a ruota; come arma da guerra (con canna più lunga, rispetto al calibro, dei più pesanti archibugi e moschetti) è stata in uso sino al sec. 17°. Con l’avvento del fucile, che impiegava l’acciarino a pietra focaia, il termine rimase a indicare le armi lunghe da caccia; oggi è usato propriam. come sinon. di fucile da caccia, ad anima liscia, a una o due canne, caricato a pallini o pallettoni. Frequente la locuz avv. a un tiro di s., a una distanza uguale pressappoco alla gittata di uno schioppo di altri tempi, e quindi, per estens., in luogo abbastanza vicino, facilmente raggiungibile: la scuola era a un tiro di s. da casa sua. ◆ Dim. schioppétto, piccolo schioppo, o fucilino usato come giocattolo (per un sign. proprio, v. schioppetto), schioppettino; spreg., raro, schioppùccio.