scialare
v. intr. e tr. [lat. exhalare «espirare» (v. esalare), attraverso i sign. ant. di «emettere, metter fuori» e quindi «spendere con larghezza, sperperare»]. – 1. intr. (aus. avere) Spendere con larghezza e con ostentazione, vivere spensieratamente nel lusso, senza badare a spese: sc. in feste, in divertimenti, in vacanze; è sempre stato abituato a sc.; non capisco dove trovi i soldi per sc. a quel modo; frequente in frasi negative: con questi stipendî non c’è da sc.; c’è poco da sc.!, bisogna fare economia, la situazione non consente sprechi, e sim., anche fig.: quanto a intelligenza non ha certo da scialare. In frasi espressive, anche con la particella pron., accompagnata o no dal pron. la indeterminato, con senso affine a «passarsela allegramente, senza pensieri»: ci sono poveri che se la scialano meglio di voi e di me (Capuana); grazie a Dio, mi sono scialato, due anni (Pirandello: qui con uso riflessivo e in tono ironico). 2. tr., non com. Dissipare, sperperare, spendere senza misura: sc. una fortuna; sc. tutti i beni di famiglia; l’impiegatuccio governativo che per le sue nozze prende venti giorni di permesso e vuole sc. quattrocento lire di risparmi (Serao).