sciatto
agg. [lat. *exaptus (il contrario di aptus «adatto, conveniente»); cfr. sciattare]. – 1. Trascurato, negligente, spec. nella cura della propria persona e nel lavoro: è sempre molto sc. nel vestire; va in giro così sc. che sembra un poveraccio; è spesso rimproverata perché si mostra troppo sc. nello sbrigare le faccende; per estens., anche con riferimento a scrittori, artisti e sim. che mostrano scarso impegno nell’uso dei mezzi espressivi: un narratore sc. nello stile; un pittore sc. nei particolari. 2. Fatto, eseguito senza cura e impegno; che denota sciattezza, trascurataggine: un disegno, un lavoro sc.; prosa sc. e disadorna; stile sc. e senza nerbo. ◆ Accr. sciattóne, anche come agg. e sost. (v. la voce). ◆ Avv. sciattaménte, con sciatteria, in modo trascurato, negligente: vestirsi sciattamente; lavorare, scrivere sciattamente.