scintigrafia
scintigrafìa s. f. [comp. di scinti(lla) e -grafia]. – 1. In medicina nucleare, tecnica di diagnostica funzionale (detta anche scintillografia) che fornisce la rappresentazione su carta o su film della distribuzione spaziale di una sostanza radioattiva in un organo o tessuto corporeo in cui sia elettivamente concentrata, operandone la rivelazione e la quantificazione tramite apparecchi detti scintigrafi in grado di trasformare le radiazioni in segnali grafici: sc. dinamica (detta anche scansioscintigrafia), nella quale l’apparecchio con un movimento automatico di va e vieni analizza tutto l’organo o il tessuto, mediante una testa esplorante e un sistema elettronico di registrazione e di accentuazione del contrasto; sc. statica, nella quale ci si avvale di apparecchi provvisti di testa di grandi dimensioni, in grado di esplorare simultaneamente l’intera area in esame; sc. sequenziale, consistente nell’esecuzione di esplorazioni multiple con tecnica cinematografica così da mettere in evidenza modificazioni rapide della distribuzione del tracciante; sc. sequenziale rapida, che consente di rappresentare il passaggio della sostanza radioattiva nei vasi sanguigni. 2. In fisica, tecnica con cui si misura l’assorbimento dei raggi X o γ da parte di un materiale, usando un rivelatore per tali radiazioni connesso con un dispositivo a scansione.