scintilla
s. f. [lat. scintilla]. – 1. a. Particella minutissima incandescente che si distacca dalla selce o da altre pietre o metalli percossi o sfregati con energia, e che si spegne rapidamente: accendere l’esca con le sc. sprigionate dalla pietra focaia; Vedea per l’ampia oscurità scintille Balenar d’elmi e di cozzanti brandi (Foscolo); in generale, come sinon. di favilla, minutissimo frammento di materia incandescente che si stacca da sostanze in combustione o da metalli arroventati, spec. se percossi con forza: dalla legna che ardeva crepitando nel caminetto si sprigionavano molte sc.; il ferro rovente battuto sull’incudine mandava scintille; fitte sc. si innalzavano dal fienile in fiamme; a volte basta una sc. per provocare un grande incendio (in senso proprio e fig.). b. In fisica, fenomeno luminoso che accompagna la scarica elettrica in un dielettrico; nell’aria, si presenta come una linea brillante, spesso tortuosa, di colore bianco azzurrognolo. In fisica delle particelle elementari, contatore o camera a sc., rivelatore visualizzante costituito da due elettrodi paralleli tra cui è racchiuso un gas inerte: il passaggio di una particella provoca in esso una breve scintilla, che ne permette la localizzazione spaziale. 2. estens. Luce vivissima che ha, o sembra avere per la distanza, minime proporzioni: L’incendio suo seguiva ogne scintilla (Dante), dove le scintille sono gli angeli che splendono nell’Empireo. Anche, guizzo di luce, bagliore: il mare, sotto i raggi del sole, mandava scintille d’oro; e, in senso fig.: i suoi occhi mandavano scintille. 3. fig. a. Sprazzo, illuminazione improvvisa delle facoltà intellettive o creative dell’ingegno: la sc. del genio, dell’ispirazione poetica. b. Causa determinante di qualche cosa, occasione che provoca il verificarsi di fatti, condizioni o situazioni potenziali: la sc. della passione, dell’odio; quella provocazione fu la sc. della rivolta. c. non com. Piccolissima quantità, minima parte di qualche cosa: una sc. di fede; nel suo cuore non c’era nemmeno una sc. di bontà; non hai proprio una sc. di buon senso? d. fam., scherz. Fare scintille, lo stesso che far faville (v. favilla). ◆ Dim. scintillétta, scintillina, scintillùccia, ant. scintilluzza, fig., quantità minima; pegg. scintillàccia.