sciolto
sciòlto agg. [part. pass. di sciogliere]. – 1. a. Non legato, non fermato o trattenuto, libero da legamenti, da vincoli, da impedimenti: avere le mani, le braccia sc.; portare i capelli sc. sulle spalle; cane sc., senza guinzaglio: è vietato portare cani sc. senza museruola (in senso fig., nel linguaggio giornalistico, cane sc., chi fa politica attiva senza appartenere dichiaratamente ad alcun gruppo o partito o compagine); con riferimento a vincoli non materiali: essere, sentirsi sc. da impegni, da obblighi, da qualsiasi debito o soggezione. b. Allentato, spec. nella locuz. a briglia sciolta, non tirata, e quindi senza freno, di corsa, a gran carriera: galoppare a briglia sc.; fig., parlare a briglia sc., con abbondanza e speditezza. Riferito al corpo, alle membra, agli arti, può indicare uno stato di rilassatezza, di abbandono: mi par che sciolte Giaccian le membra mie, né spirito o senso Più le commova (Leopardi). c. Non impedito o impacciato, e quindi agile, spedito ed elastico nei movimenti: avere le dita, le mani, le gambe sc.; camminare con passo sc.; avere un’andatura sc.; fare un po’ di esercizio fisico per rendere i muscoli più sc.; pronto: avere la lingua sc., la parola sc., avere facilità di parola, prontezza e sicurezza nel parlare. Anche, sicuro e disinvolto: è molto sc. nei modi, nel comportamento; dite quelle poche parole con un fare sc.: che non s’avesse a dire che v’hanno imboccata, e che non sapete parlare da voi (Manzoni). d. tosc., ant. Di uomo, o di donna, non unito da vincolo di matrimonio e quindi scapolo, o nubile: tu potrai comprendare il peccato di molti, i quali non vogliono pigliar moglie, e di molte che non vogliono pigliar marito, ma vogliono vivare sciolti per far male (s. Bernardino). e. Di merce, che non è contenuta in confezioni e che si può vendere in libere quantità (a peso o a misura): caramelle sc.; legumi sc. o in pacchetti; vino s. o in bottiglia. f. Disciolto, o, anche, stemperato: bastano poche gocce sc. nell’acqua; due dadi di carne sciolti nell’acqua calda. 2. Locuz. particolari: a. Terreno sc., in agraria, terreno che, per avere copiosi elementi a grana piuttosto grossolana, come un terreno sabbioso, è permeabile all’aria e all’acqua; risulta siccitoso d’estate e in genere di fertilità limitata, anche perché la sostanza organica in esso contenuta si consuma rapidamente. b. In musica, note sc., non legate. Nella tecnica degli strumenti ad arco il termine indica che a ogni nota corrisponde una diversa arcata. c. In poesia, verso sc., verso per lo più endecasillabo, non rimato (dunque sciolto, libero dalla rima): i versi sc. (anche sostantivato, gli sciolti) dei «Sepolcri»; e al sing. con valore collettivo: poema in verso sciolto. d. A Genova, anticam., debito sc., il debito fluttuante, non iscritto al monte e non garantito da gabelle. ◆ Avv. scioltaménte, in modo sciolto, spedito, disinvolto: muoversi, camminare scioltamente; parlare scioltamente una lingua straniera.