scioperare
(ant. scioprare) v. intr. [lat. *exoperare «smettere di lavorare», der. di opĕra «lavoro», col pref. ex- indicante cessazione (diverso dal lat. tardo exoperari, comp. di operari «lavorare» con ex- intensivo)] (io sciòpero, ecc.; aus. avere). – 1. a. Entrare, essere in sciopero; aderire, partecipare a uno sciopero: oggi hanno scioperato i dipendenti dell’industria; se non interverranno fatti nuovi, domani i ferrovieri sciopereranno. b. non com. Restare inattivo, stare lontano da un lavoro: finito il raccolto e appena avviata l’aratura, era un momento che qualche ora potevano scioperar dal campo (Bacchelli). 2. Anticam., come trans., distogliere, distrarre dal lavoro, dalle faccende: un’altra brigata, che vi davano poco [= a cui poco importava] d’essere stati scioperati, rideano il meglio che poteano (Sacchetti); nel rifl., interrompere il lavoro: non occorre che si scioperi a rispondermi (Caro). ◆ Part. pres. scioperante, anche come agg. e sost. (v. la voce).