sciorinare
v. tr. [affine a sciorare, o der. di questo]. – 1. Stendere, spiegare all’aria, spec. panni lavati per farli asciugare: sc. il bucato; quelle donne che sciorinavano la biancheria sui terrazzini della casa di faccia (Capuana); dispiegare, aprire: Questi al fianco ti adatta il bianco lino, Che sciorinato poi cada, e difenda I calzonetti (Parini); tenendo la grida sciorinata in aria, cominciò a leggere (Manzoni); sciorinò una tovaglia, aprì due pacchi e ne dispose il contenuto in alcuni piatti (G. Cena). Per estens., mettere in mostra, far vedere o far conoscere: il venditore ambulante aveva sciorinato la sua mercanzia sul marciapiede; Ida, ogni mattina, paventava le riapparizioni del sole, il quale sciorinava all’aria l’orrenda sfrontatezza degli oggetti e dei viventi (Morante). 2. fig. a. Riferire, raccontare apertamente, con eccessiva disinvoltura e scarso ritegno, cose per lo più riservate: mi sciorinò tutte le sue vicende sentimentali; donne pettegole che passano il tempo sciorinando in piazza le vicende intime di tutto il vicinato; anche, esibire, mostrare, ostentare: sc. la propria erudizione, le proprie imprese. b. non com. Dire, fare, dare in grande quantità e di seguito: sc. lodi, complimenti; sc. sorrisi; sc. consigli. 3. Come rifl., nell’uso ant., slacciarsi le vesti per prendere aria e per stare più freschi; con sign. più partic., in Dante (Inf. XXI, 116), riferito sarcasticamente ai barattieri che si sollevano dalla pece bollente per cercare refrigerio: Io mando verso là di questi miei A riguardar s’alcun se ne sciorina.