sciupare [prob. lat. ✻exsipare, affine a dissipare, con diverso pref.]. - ■ v. tr. 1. [ridurre in cattive condizioni, spec. con riferimento a carta o stoffa: attento a non s. i libri; s. un vestito] ≈ (region.) ciancicare, gualcire, (non com.) sbertucciare, (fam.) sciamannare, sgualcire, spiegazzare, strapazzare, stropicciare. ‖ danneggiare, logorare, rovinare. ↔ distendere, stirare. 2. (fig.) a. [rendere spiacevole qualcosa di positivo, di gradevole e sim.: quel contrattempo ha sciupato la serata] ≈ compromettere, guastare, (fam.) mandare a rotoli (o all'aria), rovinare. ↔ ravvivare, risollevare. b. [provocare un danno a qualcosa che ci appartiene molto da vicino, nella forma sciuparsi: così ti sciuperai la salute] ≈ compromettere, danneggiare, guastare, rovinare. ↔ aggiustare, rimediare. 3. (fig.) a. [impiegare o usare qualcosa male, inutilmente e sim.: s. il proprio ingegno; s. un'occasione] ≈ dissipare, sacrificare, sprecare. ↔ profittare (di), sfruttare. b. [consumare più del necessario e inutilmente beni e sim.: s. il denaro] ≈ dilapidare, dissipare, (fam.) gettare al vento (o dalla finestra), scialacquare, scialare, sperperare, sprecare. ↔ economizzare, lesinare, risparmiare. ■ sciuparsi v. intr. pron. 1. [subire un danno, perdere di pregio e sim.: gli indumenti delicati si sciupano facilmente] ≈ gualcirsi, logorarsi, rovinarsi, sgualcirsi. 2. (fig.) [di persona o animale, perdere peso, vigore e sim.: si è molto sciupato in questi ultimi tempi] ≈ deperire, dimagrirsi, smagrirsi. ‖ indebolirsi, logorarsi. ↔ ingrassare. ‖ irrobustirsi.