scivolare v. intr. [prob. voce onomatopeica] (io scìvolo, ecc.; aus. essere e più raram. avere). - 1. (con la prep. su) a. [di corpo che offre un attrito minimo, spostarsi rapidamente su una superficie uniforme e levigata: la slitta scivolava veloce sulla pista ghiacciata] ≈ slittare. ‖ derapare. b. (estens.) [spostarsi con movimento uniforme e lieve: la barca scivola leggera sull'acqua] ≈ scorrere. ● Espressioni: scivolare fuori (o via) [andarsene senza farsi notare: volevo salutarlo ma è scivolato fuori] ≈ dileguarsi, (fam.) filarsela, (non com.) sbiettare, sgusciare fuori (o via), (fam.) squagliarsela. ‖ defilarsi. 2. [perdere accidentalmente l'adesione con il terreno o con la superficie cui ci si appoggia, con la prep. su: s. sui gradini delle scale] ≈ (fam.) andare lungo per terra, inciampare, (non com.) sbiettare, sdrucciolare. ⇑ cadere. ● Espressioni: fig., scivolare addosso (o sopra) (a qualcuno) [passare senza lasciare traccia: le critiche gli scivolano addosso] ≈ (gerg.) rimbalzare. ↔ lasciare il segno (su), marchiare (ø), segnare (ø). 3. (estens.) [di oggetto, sottrarsi alla presa: m'è scivolato di mano il bicchiere] ≈ sfuggire. ‖ cadere.