sclerosi
scleròṡi (alla greca sclèroṡi) s. f. [dal gr. tardo σκλήρωσις «indurimento», der. di σκληρός «duro»]. – 1. a. Nel linguaggio medico, profonda alterazione della struttura di un tessuto o di un organo, caratterizzata da un addensamento delle formazioni connettivali di sostegno, da una corrispondente atrofia delle cellule parenchimali e da una ridotta vascolarizzazione: s. delle arterie (o arteriosclerosi); s. cerebrale; s. multipla (o s. a placche disseminate), malattia caratterizzata dalla formazione di piccoli focolai di demielinizzazione e di proliferazione neuroglica diffusi in tutto il sistema nervoso centrale. b. Con sign. analogo, anche in patologia vegetale, dove è peraltro più proprio il termine lignificazione (v.). 2. fig. Mancanza di elasticità, incapacità di adattamento a mutamenti, a situazioni diverse e sim.: la s. della vita politica, del sistema economico di un paese.