scollare2
scollare2 v. tr. [der. di colla1, col pref. s- (nel sign. 4)] (io scòllo, ecc.). – 1. Separare due elementi uniti tra loro con la colla (o con altra sostanza adesiva), o staccare un elemento da quello cui era comunque attaccato o strettamente unito: questi due pezzi vanno scollati perché sono stati incollati male; s. l’etichetta da una bottiglia. 2. Come intr. pron., scollarsi, separarsi di un elemento da un altro a cui era unito con la colla, o, con valore reciproco, di due elementi tra loro: il francobollo si è scollato; le due tavolette si sono scollate. In senso fig., disgiungersi di elementi anche astratti che dovrebbero essere uniti, o disgregarsi, sfaldarsi, di organismi, società, strutture e sim.: una classe politica che si è ormai scollata dalla realtà del paese; un organismo politico, una istituzione che si sta scollando. ◆ Part. pass. scollato, anche come agg., in senso proprio: riattaccare al muro le parti scollate di un manifesto; una sedia tutta scollata, con molti elementi di collegamento non più tenuti insieme dalla colla; e in senso fig.: una struttura sociale ormai scollata.