scomodare [der. di comodo² (e, nell'uso intr., di comodare), col pref. s- (nel sign. 1)] (io scòmodo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [causare un disagio o una perdita di tempo, anche assol.: spero di non scomodarti] ≈ dare fastidio (o noia) (a), disturbare, importunare, incomodare, infastidire, (fam.) scocciare, seccare. 2. (fig.) [fare riferimento senza necessità a persone celebri e autorevoli: non c'è bisogno di s. Kant per dimostrare un fatto così evidente] ≈ chiamare in causa, coinvolgere, disturbare, tirare in ballo. ‖ citare, riferirsi (a). ■ v. intr. (aus. avere) [causare un disagio o una difficoltà, spec. di carattere economico, con la prep. a: se non le scomoda, vorrei essere pagato subito] ≈ disturbare (ø). ‖ dare fastidio (o noia), infastidire (ø). ■ scomodarsi v. rifl. 1. [cambiare posto o posizione: non si scomodi] ≈ ‖ alzarsi, muoversi, spostarsi. ↔ accomodarsi. 2. [sobbarcarsi un disagio: non c'era bisogno che ti scomodassi] ≈ darsi pensiero, disturbarsi, incomodarsi.